I 5 ERRORI PIÙ COMUNI, CHE NON DEVI COMMETTERE, PER LA TUA COMUNICAZIONE AZIENDALE

Errori dovuti alla fretta, alla pigrizia nel demandare troppo il lavoro a chi ci segue o al fatto di credere di sapere sempre quello che è giusto, perché in fondo a tutti è capitato prima o poi di pensare di essere esperti in qualcosa.
Soprattutto se parliamo di comunicazione aziendale.

Una piccola lista degli errori più comuni che abbiamo visto commettere in questi anni, è che devi evitare per il bene della tua comunicazione aziendale

TEMPO DI LETTURA: 6 minuti

Nel momento in cui scriviamo questo articolo, ci stiamo rendendo conto che sono ormai 13 anni che W3B è impegnata, con i propri clienti, nel migliorare la loro comunicazione; qualche anno in più se consideriamo la nostra storia personale prima del 2008. E cosa abbiamo visto in questi anni?  Beh, nel grande marasma di loghi in Word o Excel (!), immagini a 10dpi, foto di gattini e altre assurdità, sicuramente quello che ci resta impresso nella memoria, sono gli errori commessi da molti nel progettare e pianificare la propria comunicazione.

Errori dovuti alla fretta, alla pigrizia nel demandare troppo il lavoro a chi ci segue o al fatto di credere di sapere sempre quello che è giusto, perché in fondo a tutti è capitato prima o poi di pensare di essere esperti in qualcosa.
Soprattutto se parliamo di comunicazione aziendale.

Una delle notre priorità nell’approcciare un cliente scontento della proprio strategia di comunicazione aziendale, è sempre stata quello di far capire, prima di ogni altra cosa, dove fosse l’errore e quindi indicare quale fosse, secondo le notre competenze ed esperienze, la strada giusta da percorrere; purtroppo non sempre siamo riusciti in questo intento.

Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere questo articolo, mettendo nero su digitale, quali sono stati gli errori più comuni che abbiamo visto commettere, e che purtroppo sono stati, in alcuni casi, reiterati nel tempo, nella gestione della comunicazione aziendale. Speriamo che questa lettura possa esserti utile per definire al meglio la tua strategia, imparando dagli errori degli altri, per evitare o ridurre così lo spreco di tempo e risorse, e quindi in ultima analisi di denaro.

Prima di iniziare ti vogliamo ricordare che questo articolo è solo un piccolo e incompleto elenco di quello che spesso accade e che ci sono moltissime altre variabili che possono entrare in gioco. Per questo è bene avere sempre un professionista da poter consultare e che ti guidi nel percorso più corretto.

Fatta questa premessa, proviamo ad elencare di seguito quelli che sono gli errori più comuni e banali che si possono commettere nella pianificazione di una strategia di comunicazione:

  • I TESTI
  • LE FOTO
  • FAI TU
  • COME HA FATTO LUI
  • IL TEMPO
I testi per la tua comunicazione aziendale

I TESTI

La comunicazione solitamente si base su due pilastri fondamentali; i testi e le foto (anche se ad oggi, nella comunicazione digitale, si aggiunge un terzo elemento che sono i video).

Partiamo quindi dal primo pilastro, i testi, la cui importanza è spesso trascurata ma la cui assenza o “debolezza”,  può dare la prima picconata alla vostra strategia di comunicazione.

La condizione che più spesso ci troviamo ad affrontare con i testi è la seguente:

  • 1.A – Non ci sono. E questo è male (quasi come incrociare i flussi!)
  • 1.B – Ci sono, ma sono troppo brevi e parlano solo di te
  • 1.C – Ci sono, ma sono troppo lunghi e parlano ancora solo di te

Tralasciando il punto 1.A che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, 1.B e 1.C  condividono un fattore comune: indipendentemente dalla loro lunghezza parlano sempre di te, o eventualmente, di quanto siano fantastici i tuoi prodotti o sevizi.

Parlare di te va bene, ma non devi pensare di farlo davanti ad uno specchio:  devi rivolgerti a chi ti sta leggendo!

Quindi è importante, in primis, strutturare i testi della propria comunicazione avendo come obiettivo quello di rispondere alle necessità dei nostri interlocutori. Solo rispondendo alle loro domande, dando loro le soluzioni che cercano, è possibile creare interesse.

Vediamo subito come mettere in atto questo consiglio, con un esempio pratico. Proviamo ad immaginare di dover pianificare la comunicazione della nostra azienda che vende materassi e di dover scrivere un testo efficace per un prodotto del catalogo. Un’idea potrebbe essere questa:

“Il materasso PIUMA è il più innovativo sistema di riposo mai realizzato, con uno strato in in memory form certificato e molle indipendenti e insacchettate singolarmente.”

Questo testo non è sbagliato di per se, ma può andare bene tuttalpiù in una scheda prodotto o come diascalia di una foto.

MOLTO MEGLIO IMPOSTARE IL TESTO IN QUESTO MODO

“Se fatichi a prendere sonno e ti risvegli con il mal di schiena, il materasso PIUMA è la soluzione ai tuoi problemi, grazie alla sua struttura in memory form e al suo sistema di molle indipendenti”

In questo caso parli direttamente al tuo interlocutore, mettendo in primo piano i suoi problemi e successivamente dandogli una soluzione.

Ricordati anche che, per la stesura di testi corretti e accattivanti, il tuo coinvolgimento è fondamentale. Non demandare mai del tutto questa parte del lavoro ad altri. Perché solo tu conosci al meglio la materia che stai trattando e quali sono i punti di forza; non pensare che possa farlo in totale autonomia, chi si occupa di aiutarti a progettare la tua comunicazione.

Le immagini da utillizzare nella comunicazione

LE FOTO

Ed eccoci arrivati all’altro pilastro della comunicazione, che spesso si ritrova ad essere più debole del primo. In questo secondo caso, una delle situazioni che ci troviamo ad affrontare più di frequente con il materiale fotografico, è questa:

  • 2.A – Non c’è. E questo è male (quasi come continuare ad incrociare i flussi)
  • 2.B – C’è, ma verrebbe voglia di infilarsi le dita negli occhi!

Partendo dal presupposto che ad oggi si vende quasi di più con le immagini che con le parole, se ci si trova nel caso 2.A è bene pensare di correre ai ripari con una strategia di comunicazione che punti su immagini allegoriche, che possano in qualche modo richiamare i concetti e le idee che vuoi trasmette ai tuoi interlocutori. Questa solitamente è una strategia che si accompagna bene a realtà aziendali che offrono servizi ai propri clienti.

Se invece nel tuo caso parliamo di prodotti, beh ecco, è fondamentale avere delle foto.

Attenzione però, questo non vuol dire che potrai cavartela con le solite foto fate al volo con un cellulare, fuori fuoco, buie o tagliate per la fretta di farle. Perché quelle foto devono essere il tuo strumento di marketing, quelle foto coincideranno con l’idea che i potenziali acquirenti si faranno dei tuoi prodotti e quindi della tua azienda!

Pensaci un attimo; compreresti mai da un sito le cui immagini dei prodotti sono sfuocate o in bassa qualità? Molto probabilmente no. Le immagini infatti devono trasmettere la qualità dei tuoi prodotti, ma devono anche essere il surrogato più fedele possibile del “toccare con mano quello che si sta acquistando”.

Ricordati quindi che vendi anche, se non solo, con le immagini!

Alla mia comunicazione pensaci tu

FAI TU

Pago, quindi demando il lavoro ad altri. Semplice certamente, ma sei sicuro che sia anche davvero efficace? Considera che in tanti anni di lavoro, ci siamo sentiti spesso dire frasi come:

  • Hai carta bianca!
  • Pensaci tu, non ho tempo.
  • Guarda al momento non ho materiale e ho poco tempo, fai qualcosa di bello e accattivante.
  • Siete voi i creativi!
  • Basta che sia bello.

(e sull’ultimo punto ci vien da dire “… e ci mancherebbe altro!”)

Tutti i punti elencati sopra rappresentano chiaramente l’atteggiamento sbagliato che non devi avere nel momento in cui decidi di creare il tuo nuovo piano di comunicazione.

Fidati, qualsiasi professionista è in grado di creare qualcosa di bello senza materiale, ma che poi, senza il tuo supporto, sia anche funzionale e a misura del tuo target è quasi impossibile. Quindi prima di demandare completamente il lavoro solo perché stai pagando un professionista, pensaci bene!

Fare con ha fatto lui

COME HA FATTO LUI

Erroneamente si pensa spesso che, se ha funzionato una volta, allora debba funzionare sempre… soprattutto in una strategia di comunicazione, questo è un assunto completamente infondato!

Ecco quindi che spesso vediamo che la cosa più semplice da fare è dire “faccio come ha fatto lui”.

Quel “lui” è quasi sempre un tuo competitor diretto, che ha adottato una strategia di comunicazione che gli sta dando risultati concreti; ma questo non è detto che valga anche per te. Se vuoi creare una comunicazione funzionale è necessario prima capire cosa può andare bene per te e come comunicarlo al tuo target, poi eventualmente puoi prendere spunto dai competitors.

Il successo non si raggiunge mai copiando e incollando la strada già percorsa da altri, ma solo tracciandone di nuove. Con strategie ben definite e a misura di noi stessi.

Quindi prendi solo qualche spunto o qualche idea dai competitors, e definisci insieme al tuo professionista di riferimento qual’è la migliore comunicazione da adottare e quali strumenti possono andare bene per te. Landing pages, social-media marketing, newsletter, sito e video sono tutti strumenti utili, ma solo alcuni o una combinazione particolare di essi, possono essere funzionali per te e la tua azienda.

Il tempo per la tua comunicazionea

IL TEMPO

Il tempo. Sempre troppo poco e iperveloce, ma sempre un fattore da non sottovalutare. Infatti troppo spesso abbiamo notato che le migliori strategie di comunicazioni nascono in breve tempo. Dilatare troppo un progetto di comunicazione nel tempo fa perdere due elementi molto importanti e che spesso riguardano sia te che il professionista che ti sta seguendo:

  • 5.A – Si perde il focus sull’idea iniziale. Soprattutto se il progetto subisce delle pause continue alternate a mesi di vuoto. Questo porta sempre al fatidico (e fastidioso) “ma… dove eravamo rimasti?”
  • 5.B – Si perde entusiasmo. Elemento fondamentale che dovrebbe muovere ogni attività  lavorativa. Con l’entusiasmo si perde anche la voglia di credere nel progetto che, volente o nolente, perderà di riflesso anche di efficacia comunicativa.

Come evitare tutto questo quindi?

Sicuramente, prima di iniziare, valuta anche il tuo tempo. Progettare un piano di comunicazione richiede necessariamente anche il tuo di tempo, e non solo quello del professionista che si sta occupando del progetto, perché, non cio stancheremo mai di dirlo, non c’è nessuno che conosce meglio di te il tuo target di riferimento.

E ADESSO COSA POSSO FARE PER LA MIA COMUNICAZIONE AZIENDALE?

Se vuoi approfondire l’argomento, puoi consultare anche la nostra guida gratuita “IL TUO SITO ERA SBAGLIATO, MA ANCORA NON LO SAPEVI“. La guida è incentrata prevalenteamente sulla realizzazione di un sito web, e sulla progettazione di una comunicazione digitale, ma troverai sicuramente altri spunti che possono essere applicati.

Se invece hai ancora dei dubbi contattaci e vedremo insieme quale sia la soluzione che più si adatta alle tue esigenze.

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